Integrated Services Digital Network (in italiano “rete digitale integrata nei servizi”).
Definizione tecnica risalente alle raccomandazioni ITU-T della serie I del 1984, che lo definisce come linea telefonica che consente di trasmettere dati in forma digitale, ossia di trasmettere servizi di voce (fonia) e trasferimento dati su un unico supporto. Rispetto alla linea analogica (POTS), ha una qualità maggiore nella trasmissione della voce e una capacità più elevata di trasferimento, grazie alla presenza di due canali separati attraverso cui passano voce, fax e dati, che permettono di collegarsi a internet senza occupare la linea telefonica.
È possibile associare e gestire contemporaneamente 8 numeri diversi su una singola linea, e ciascun canale ha una velocità di trasmissione di 64 Kbps. Sono supportati tre tipi di canali:
Canali B, per il trasferimento dei dati.
Canali H, per l’alta velocità.
Canali D, per controllo e segnalazione.
Esistono due configurazioni di accesso: BRI (Basic Rate Interface – velocità massima di 144 Kbps) e PRI (Primary Rate Interface – velocità massima di 2 Mbps). Entrambi sfruttano i canali B per trasmettere contenuti e D per le segnalazioni, la differenza sta nel numero di canali che utilizzano: il BRI ne utilizza solo due (2 canali B a 64 kbit/s e uno D a 16 kbit/s), l’accesso primario (PRI) ne utilizza molti di più (fino a 32 canali a 64 kbit/s, di cui 30 canali B e 2 canali D).