Termine diffuso da William Gibson nel suo romanzo di fantascienza “Neuromante” (1984) per indicare la realtà immaginaria creata dalle reti di computer. Oggi, il termine è comunemente utilizzato per descrivere l’ambiente virtuale creato dalle reti informatiche, dove avvengono le interazioni digitali tra persone, dispositivi e sistemi, e infatti molti lo usano come sinonimo di internet.