Il termine cloud si riferisce all’uso di risorse di calcolo, come server, storage, database, reti e software, attraverso internet: invece di avere queste risorse fisicamente presenti in azienda o in casa, l’accesso avviene “nel cloud”, cioè su server remoti gestiti da fornitori specializzati.
Uno degli aspetti più comuni del cloud è il cloud storage, per esempio uno spazio di archiviazione personale dove salvare e fare il backup dei propri file senza affidarsi ad hard disk esterni o altri dispositivi. Usare i servizi ICT in cloud significa poter accedere a strumenti potenti e alla possibilità di archiviare enormi quantità di dati senza dover investire in infrastrutture hardware: per accedere a questa risorse, sempre disponibili in remoto, basta una connessione a internet.
Un grande vantaggio del cloud è la sua scalabilità: la quantità di risorse utilizzata può essere aumentata (o diminuita) con facilità, e il pagamento può avvenire in base al consumo effettivo. Il cloud è diventato essenziale anche per la collaborazione e la condivisione di informazioni: ad esempio, servizi come Google Drive permettono a più persone di lavorare insieme su documenti, fogli di calcolo e presentazioni condivise, da qualsiasi parte del mondo.