Se hai un figlio adolescente (ma non solo di quella fascia d’età), puoi scommettere che buona parte del suo tempo online trascorrerà su alcuni siti e social: probabilmente Instagram, che va alla grande specie adesso che le Stories copiate da Snapchat lo hanno reso ancora più divertente; quasi sicuramente YouTube, regina delle piattaforme video. Potresti anche scoprire che su YouTube è lui il protagonista, come vlogger o YouTuber.
La scorsa settimana abbiamo parlato dell’evoluzione della televisione e dell’avvento delle piattaforme di streaming video: abbiamo citato il sempre più seguito Netflix e Amazon Prime Video, ma YouTube continua a essere una destinazione mai-più-senza per chi usa Internet, saldamente davanti alle altre (almeno negli stati Uniti). Alphabet, la società a cui fa capo Google, ha pubblicato i dati dell’ultimo trimestre del 2016 e mostrato una crescita del 22% con YouTube come piattaforma che ha più contribuito al trend positivo.
Anche in Italia amiamo molto YouTube: piace a tutti, adulti e piccoli, ma in particolare a chi ha tra i 22 e i 44 anni, e il 30% di chi usa YouTube è alla ricerca di contenuti esclusivi, che non trova altrove. Sempre Google ci fa sapere che, secondo le sue statistiche, le persone che frequentano molto YouTube sono ultra-engaged, attentissimi a quello che succede al punto da lasciar perdere qualsiasi cosa stiano facendo per guardare un video appena pubblicato dai loro creatori di contenuti preferiti.
In questo mare di contenuti originali c’è materiale per tutti e ci sono sicuramente anche quegli YouTuber e vlogger che diventano delle star, talvolta anche con ritorni economici di tutto rispetto.
Secondo una piccola indagine del sito Makeuseof, che nel 2015 si è rivolto a quegli YouTuber che non sono famosissimi ma continuano imperterriti a registrare video, settimana dopo settimana, la motivazione non è la speranza di fama e soldi ma la volontà di intrattenere, di comunicare con i propri visitatori attraverso un mezzo che è veloce, utilizzabile molto bene in qualsiasi situazione, da casa o in mobilità, e con qualsiasi device.
Fare video non è uno scherzo ma un lavoro di registrazione e montaggio che porta via tempo, ma proprio cimentarsi e diventare sempre più bravi è un’altra forte motivazione a continuare a produrre video e a caricarli su YouTube.
Che cos’è un vlog
C’è chi ama scrivere un blog e chi ama il video blog, espressione che ha dato vita alla parola vlog: diari dedicati ad argomenti specifici ma anche diari personali che seguono il filone del racconto di esperienze e riflessioni.
Il successo? Non è garantito, dipende da fattori diversi e dalla loro combinazione: i contenuti contano, questo è certo, ma anche la capacità di proporsi in un formato che obbliga a “metterci la faccia”, il ritmo di pubblicazione dei nuovi contenuti, il linguaggio, le capacità tecniche di editing e di montaggio e in generale il tempo speso a farsi conoscere online rispondendo ai commenti, ai messaggi dei follower, a produrre videorisposte.
Insomma, un passatempo che può diventare un lavoro in termini di impegno e che qualche volta dà risultati economici o proietta verso altri lavori. In Italia alcuni nomi sono forse sconosciuti agli adulti ma di certo noti ai più giovani, come quelli della coppia PewDiePie, YouTuber superstar con il canale più seguito della piattaforma, e la sua fidanzata Marzia “CutiePieMarzia” Bisognin che si occupa di trucco, bellezza e che ora ha una sua linea di vestiti e che nel suo canale ha una playlist “vlog”.
Altri nomi di famosissimi in Italia? Frank lamentecontorta Matano, che ha iniziato con i suoi scherzi telefonici, Benji & Fede, musicisti nati su YouTube, il re di YouTube Favij e tra gli artisti più noti in Italia anche Fedez che ha capito il valore di YouTube per la sua autopromozione e oltre ai video ufficiali pubblica anche i suoi diari.
Anche noi abbiamo il nostro YouTuber da segnalare, amico e cliente di Ehiweb: Tommaso Valente e il suo progetto Chronicles from the 20s, interviste ai ventenni non solo italiani sulle “speranze, visioni, futuro, paure e progetti di una generazione”.
Naturalmente su YouTube c’è di tutto per tutti i gusti e tutte le età, non solo per gli adolescenti e i giovanissimi: i canali stanno lì a un click di distanza e vale la pena farsi un’idea della varietà e della portata dei contenuti e dei protagonisti, i creatori, che li offrono ai visitatori.