L’inarrestabile diffusione di smartphone e tablet ha portato fortuna alle applicazioni di istant messaging che battono l’email in velocità, immediatezza, possibilità di creare chat di gruppo e funzionalità video aggiunte.
La regina delle chat è sicuramente WhatsApp, che però ha visto minacciata la sua supremazia prima con l’introduzione del canone annuale obbligatorio, poi con il blackout di cinque ore avvenuto dopo l’acquisizione da parte di Facebook, con tutte le problematiche sulla privacy che l’acquisto ha scatenato.
Come succede sempre in questi casi, i competitor affilano i coltelli approfittando dei momenti di crisi e proponendosi come alternativa, mentre gli utenti si ritrovano con più soluzioni tra cui scegliere.
Il valore di un’applicazione cresce all’aumentare del numero delle persone che la installano, quindi la guerra a colpi di campagne di PR e advertising è aperta.
WeChat, del colosso cinese Tencent, utilizza un meccanismo diverso da WhatsApp: non è necessario il numero di telefono per accedervi, ma è sufficiente registrarsi. Oltre agli SMS offre messaggi audio/video, la possibilità di chattare con sconosciuti nelle vicinanze, di effettuare pagamenti e di pubblicare aggiornamenti di stato.
Adatto a chi utilizza le chat come uno strumento per fare nuove amicizie.
Line, popolarissimo in Giappone, offre agli utenti uno spazio ludico, con migliaia di stickers e giochi di gruppo a disposizione.
Consigliato a chi vuole arricchire in modo divertente la propria chiacchierata.
Telegram, l’applicazione letteralmente presa d’assalto durante il blackout di WhatsApp, si presenta come gratuita e sicura, migliore in ogni dettaglio.
Una delle funzioni più interessanti, ispirata a Snapchat, è sicuramente la possibilità di avere conversazioni segrete delle quali gli utenti possono decidere la durata, al termine della quale la chat si cancellerà senza lasciare traccia.
Il preferito di chi vuole proteggere la propria privacy.
Voi che app di istant messagging avete provato oltre a WhatsApp?
Qual è la vostra preferita e perché? 🙂