“Nel corso degli ultimi cinque anni i tassi di iscrizione delle ragazze nelle università di tutto il mondo sono aumentati. Ma davanti alla scelta di quale indirizzo intraprendere le studentesse continuano a preferire le facoltà umanistiche, mentre solo una minoranza sceglie le discipline dell’ambito STEM (Science, technology, engineering and mathematics) che offrono migliori opportunità di inserimento lavorativo e l’accesso a professioni meglio retribuite.”
Si apre così la sezione “L’importanza delle STEM per il futuro delle ragazze e della società” all’interno del “Dossier indifesa 2022” pubblicato da Terre des hommes Italia Onlus, e prosegue con alcuni dati globali e un focus sull’Europa dal quale emerge che:
- solo il 34% di chi si laurea in discipline STEM è di sesso femminile
- nei percorsi post universitari, le donne rappresentano solo il 22,4% del totale in ambito ICT e il 29,4% del totale in ambito ingegneristico.
L’Unione Europea e la Strategia per la parità di genere 2020-2025
La necessità di colmare questo gender gap, che ha un riflesso anche nella disparità di retribuzione tra uomini e donne, è parte della Strategia per la parità di genere 2020-2025 dell’Unione Europea. Nel report 2023 sull’uguaglianza di genere nella UE si citano gli stereotipi di genere come fattore che può influenzare l’orientamento scolastico e, di conseguenza, il futuro professionale delle donne:
“[…]la percentuale di donne laureate in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica
(STEM), che sono meglio pagate e hanno prospettive di carriera migliori, è inferiore a quella degli uomini ed è relativamente stabile: ci sono due uomini che si laureano in discipline STEM per ogni donna”
La Commissione Europea ha inserito la partecipazione delle donne nei percorsi STEM nel suo Digital Education Action Plan 2021-2027, all’interno delle iniziative per lo sviluppo delle competenze digitali e della trasformazione digitale.
Tra queste iniziative compaiono le esperienze formative come Girls Go Circular (Competenze digitali e imprenditoriali per l’economia circolare); gli E-STEAM* festival in diversi Stati europei; la promozione di programmi di istruzione superiore in ambito STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte, Matematica), anche all’interno di percorsi come l’Erasmus.
Sostenere e promuovere l’interesse delle ragazze per le materie STEM
Gli stereotipi di genere diffusi e interiorizzati già dai bambini e dalle bambine, che possono influire sugli apprendimenti e di conseguenza sulle scelte accademiche, chiamano la scuola e le famiglie ad assumere un ruolo attivo per superarli e dare a bambine e ragazze la consapevolezza che riuscire negli studi scientifici non è questione di genere.
Porsi il problema è già un passo nella direzione giusta: come riportato anche nell’articolo “Esiste un gender gap in Matematica?” di INVALSIopen, il sito ufficiale delle prove nazionali che gli studenti affrontano durante il ciclo di istruzione primaria e secondaria, ci si chiede se il contesto, e non una predisposizione genetica, spieghi il gap nei risultati delle prove a favore degli studenti di sesso maschile:
“A forza di sentir dire che le femmine non sono portate per la Matematica, questa potrebbe essere diventata una profezia che si autoavvera? E in questa chiave si potrebbe interpretare la minore presenza di popolazione femminile negli indirizzi scolastici scientifici, oppure il fatto che le donne vadano più in ansia davanti a un esame di Matematica.”
Il report di Terres des hommes indica tre azioni macro che vanno in questa direzione, individuate da Maria Barron e Raja Bentaouet Kattan della Banca Mondiale:
- porre attenzione ai libri di testo che ancora oggi ripresentano stereotipi di genere: gli scienziati sono uomini e le maestre, le infermiere e le professioni di cura sono assegnate alle donne
- sostenere genitori e insegnanti perché incoraggino le ragazze a interessarsi e a studiare le materie STEM
- sostenere le studentesse universitarie per contrastare l’abbandono degli studi.
Che succede in Italia
Qualche notizia abbastanza positiva: il Sole 24 Ore, nel suo articolo del 7 marzo 2023 sulle iscrizioni ai corsi STEM, indica che le iscrizioni femminili ai corsi STEM universitari sono in aumento e le laureate in queste discipline sono salite al 40,9% con un voto medio più alto della controparte maschile e un percorso più regolare, dato che il 57,6% delle studentesse si laurea nei tempi regolari.
Un altro articolo sulle professionste STEM e lavoro mostra dati migliori per gli uomini, che hanno un tasso di occupazione più alto a cinque anni dalla laurea (94,1% contro 90,9% per le donne) e una retribuzione migliore: ad esempio, il reddito netto mensile dei laureati e delle laureate in ingeneria industriale e dell’informazione, sempre a cinque anni dal titolo, è di 1.914 Euro per gli uomini contro i 1,780 Euro per le donne.
Il ruolo del PNRR
L’8 marzo 2023, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha annunciato una delle iniziative più importanti che coinvolgono le STEM e in particolare le studentesse, con percorsi formativi e di orientamento al lavoro finanziati dal PNRR (il piano nazionale di ripresa e resilienza con cui vengono gestiti i fondi assegnati per la ripresa economica) per un totale di seicento milioni di Euro.
Iniziative da seguire: campi estivi e borse di studio per il 2023
Come facciamo tutti gli anni, segnaliamo alcune iniziative dedicate alle ragazze e ai bambini e bambine per avvicinarli alle materie STEM, senza pretesa di esaustività ma come spunto per approfondire le ricerche su internet per genitori, ragazze e ragazzi interessati a questo tipo di percorsi.
Noi siamo pari
Il portale delle pari opportunità del Ministero dell’Istruzione e del Merito propone il concorso STEM: femminile plurale a tutte le scuole di ogni ordine e grado che vogliono realizzare un progetto a scelta nelle due aree individuate:
- Scienziate di ieri e di oggi
- Il diritto di contare
Sul sito è disponibile il bando che fornisce tutti i dettagli sull’elaborato da produrre, con scadenza per presentarlo fissata al 9 maggio 2023.
Girls Code It Better
Il progetto di Officina Futuro Fondazione W-Group promuove la partecipazione delle studentesse del primo e secondo grado della scuola secondaria ai Club Girls Code It Better, 20 per ogni scuola partecipante, che guidate da un Coach Docente e da un Coach Maker seguiranno e realizzeranno i progetti proposti negli ambiti:
- elettronica e automazione
- fabbricazione digitale, modellazione e stampa 3D
- web design e web development
- sviluppo app e gaming
- realtà aumentata e virtuale.
Le scuole interessate a partecipare per l’anno scolastico 2023-2024 possono presentare la candidatura direttamente dal sito dopo aver scaricato e letto i regolamenti.
StemDays
Gli StemDays saranno a Torino dal 19 al 30 giugno 2023: il progetto prevede laboratori di AI, coding, stampa 3D o programmazione di un drone ed è pensato per le ragazze delle scuole superiori (terzo e quarto anno) dell’area metropolitana della città.
I posti disponibili sono quaranta e chi aspira a partecipare deve presentare la sua candidatura dal sito StemDays.
Bando borse di studio CISL Venezia
La CISL di Venezia propone 7 borse di studio per le laureate in discipline STEM di qualsiasi età, con titolo di studio triennale o magistrale, residenti o domiciliate nella Città Metropolitana di Venezia.
Le 7 borse di studio del valore di 1500 Euro ciascuna saranno assegnate per il triennio 2023-2025 e premieranno “le progettualità create dalle studentesse nel loro percorso di studi sulle materie STEM”.
La scadenza per partecipare nel 2023 è il 15 maggio, con pubblicazione dei risultati della selezione a giugno.
Girls@Polimi
Sono 25 le borse di studio che il Politecnico di Milano assegnerà alle ragazze che sceglieranno di iscriversi al Politecnico nel 2023-2024 a questi corsi di primo livello, che registrano in genere una bassa presenza femminile:
- Ingegneria Aerospaziale
- Ingegneria dell’Automazione
- Ingegneria Elettrica
- Ingegneria Elettronica
- Ingegneria Informatica
- Ingegneria Meccanica
- Ingegneria della Produzione Industriale
L’importo delle borse di studio è di 24.000 Euro (8.000 Euro ogni anno).
Il bando è disponibile sul sito del Politecnico e la scadenza per presentare le domande di iscrizione è il 20 luglio 2023.
Ragazze Digitali
È il Summer Camp ideato dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bologna e di EWMD e della associazione no-profit European Women’s Management Development.
Al momento il sito è fermo all’edizione 2022 e non si conoscono ancora i percorsi laboratoriali che verranno proposti alle ragazze delle classi terze e quarte delle scuole superiori, ma invitiamo chi è interessato a frequentarne uno nelle sedi di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini a controllare le novità in arrivo: sul sito Formazione e lavoro della regione Emilia Romagna è apparso infatti l’avviso che pubblicizza il bando Ragazze digitali ER – Anno 2023.
FAB CAMP 2023 Ragazze digitali
Nel frattempo, è attivo il Fab Camp “Ragazze Digitali 2023” per la città di Mantova, sempre dedicato alle studentesse di terza e quarta superiore del mantovano, con due percorsi:
- introduzione alla programmazione e allo sviluppo di videogiochi interattivi attraverso il linguaggio Python
- attività maker di fabbricazione digitale attraverso l’utilizzo della strumentazione in dotazione all’interno del Laboratorio come stampante 3D e taglio laser.
I posti a disposizione sono cinquanta ed è possibile iscriversi fino al 15 maggio 2023: la partecipazione è gratuita e tutte le informazioni sono sul sito.