Ogni volta che una celebrità pubblica una foto ritoccata scoppia un mini-scandalo: l’ultima è Britney Spears, rea di essere in formissima e forse di essersi un po’ ritoccata prima di pubblicare questa foto su Instagram:
Ma i filtri che esaltano i colori, o i ritocchi per cancellare una pelle un po’ opaca, ogni tanto li usiamo tutti. Lasciamo agli esperti le considerazioni sulla necessità, qualità e peso della postproduzione di una foto – anche a ritoccare si impara, con un po’ di buona volontà – e concentriamoci sulle app che fanno bene quel che devono fare, cioè migliorare le foto scattate con lo smartphone.
Le app per il ritocco fotografico
Utili e provvidenziali per salvare uno scatto imperfetto, le app vanno provate per migliorarne l’uso foto dopo foto, studiate per capire quali funzioni si adattino meglio a ognuno di noi. App diverse fanno anche cose diverse ed è per questo motivo che spesso sugli smartphone ne installiamo più di una.
VSCOcam
Una app che si presenta essenziale e forse anche poco intuitiva, ma non per questo meno apprezzata da chi ama la fotografia con lo smartphone. VSCO permette di scattare direttamente, di importare un’immagine dalla gallery e di condividerla.
VSCO ha tutti gli strumenti necessari per editare una foto e soprattutto una vasta collezione di filtri aggiuntivi a quelli presenti di default, filtri che faranno la felicità degli utilizzatori più convinti. Raggruppati per categorie e temi, e accessibili attraverso lo store interno, i filtri sono gratis e a pagamento.
Aviary Photo Editor
Una app che piacerà anche ai più giovani per la possibilità non solo di editare le foto con i controlli classici e di utilizzare una buona varietà di filtri proprio come su Instagram, ma anche per la possibilità di aggiungere sticker e didascalie, di disegnare e realizzare meme, proprio con il font ormai di uso comune che abbiamo imparato a riconoscere nelle fotografie-tormentone che circolano soprattutto su Facebook.
Aviary è di proprietà di Adobe e si può usare anche da pc, scattando con la fotocamera integrata ma soprattutto caricando le foto dal proprio computer o dal cloud, per esempio via DropBox e naturalmente dalla Creative Cloud Adobe, per poi usare regolazioni e filtri direttamente sul computer.
Snapseed
La avevamo già inserita nella lista delle app essenziali da avere sullo smartphone e confermiamo il nostro giudizio. Snapseed è una app dotata di tutto quello che serve per realizzare un ottimo lavoro di ritocco delle fotografie, ma soprattutto ha il plus di essere davvero molto semplice da usare: la sua interfaccia permette infatti di selezionare e regolare l’intervento sulla foto facendo scorrere il dito sullo schermo.
Pixlr
È una suite di Autodesk completa di strumenti per l’editing di foto, da usare su pc – interessante, ricorda Photoshop e può essere una buona alternativa – o sullo smartphone, dove c’è davvero da divertirsi.
Pixlr si presenta con la possibilità di scattare una foto, caricarla dal rullino oppure di creare un collage. Al suo interno propone poi una varietà di filtri, effetti, regolazioni, sticker, possibilità di aggiungere didascalie e di modificarle, soluzioni che scateneranno la fantasia e la bravura di chiunque si troverà a usare questa app.
La famiglia Pixlr può arricchirsi anche di Pixlr-o-matic che è una app separata con una grande selezione di effetti retro/vintage. Semplicissima da usare, non è più supportata (non avrà quindi sviluppi futuri), ma può essere ancora scaricata e utilizzata dagli store di Google e Apple.
SKRWT
Usare uno smartphone per fotografare ha tanti pregi e naturalmente anche qualche aspetto che può far rimpiangere l’uso di una macchina fotografica: SKRWT viene in aiuto quando si vuole correggere una distorsione o una prospettiva – cosa che può capitare di frequente fotografando palazzi, monumenti e opere di architettura in genere – con risultati molto efficaci.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando e di quanto SKRWT può essere utile, ecco un video tutorial molto chiaro.
Il “ritocchino”: due app per migliorare i selfie
Anche chi si sente più in forma non disdegna, ogni tanto, di migliorarsi con qualche ritocco: nulla di male se alla fine si riesce sempre a riconoscersi nell’immagine. Vediamo due app utili e facili da usare.
Perfect365
Non solo ritocco delle imperferzioni ma una app pensata anche per aggiungere il makeup, dal più leggero a quello dall’effetto decisamente drammatico. Perfect365 corregge difetti, identifica i punti chiave del volto che possono essere ritoccati per migliorare l’espressione e il risultato finale.
Perfect365 permette di applicare alcuni effetti dal vivo, mentre ci si osserva con la fotocamera frontale, oppure di caricare un selfie e apportare tutti i ritocchi necessari: se usato con parsimonia è davvero in grado di produrre dei risultati discreti e soprattutto naturali.
Facetune
Una app a pagamento ben realizzata, che permette di eseguire ritocchi di qualità come cancellare piccoli difetti, ridefinire profili, migliorare i colori e la texture della pelle. Molto utile anche il piccolo tutorial (compreso di breve video), che spiega come usare ogni singola funzione.
Appunti di fotografia
Fotografare è un’arte e un mestiere che si apprende con pratica e coltivando il proprio talento: non possiamo addentrarci nello studio della fotografia ma vogliamo comunque dare qualche spunto per imparare e migliorare.
Fotografare il cibo
Una panoramica interessante su Slideshare fornita dal digital mentor Cristiano Ferrari, instagramer attivo e attento che in queste slide dà qualche consiglio generale e poi si concentra su una delle attività preferite da quando esistono gli smartphone: fotografare quello che abbiamo nel piatto.
Consigli per fotografare meglio
Con il supporto delle fotografie del fotografo Steve McCurry
Lo smartphone può fare molto di più di quel che pensiamo, basta conoscere i trucchi giusti. Ecco un assaggio
Capire la fotografia: il corso gratuito del MoMA di New York
Per chi sta cercando qualcosa di più e vuole iniziare un percorso di comprensione della fotografia partendo dalla sua storia ultracentenaria, può seguire gratis il corso del MoMA, il museo di arte moderna di New York: basta iscriversi e studiare al ritmo desiderato.