Quanto è cambiata la rete italiana dall’arrivo delle prime connessioni ADSL? Moltissimo, lo sa bene chi ha usato (e pagato) un’ADSL all’inizio del 2000, ha visto diffondersi nuove tecnologie come la FIBRA mista FTTC e poi le linee FTTH, 100% FIBRA.
Se resistono aree nelle quali le infrastrutture disponibili non danno accesso a linee performanti, il quadro complessivo racconta di un territorio italiano molto cambiato in quanto a disponibilità di accesso alla rete: in parallelo, è aumentata anche la disponibilità di operatori tra i quali ogni persona o ogni azienda può scegliere, guardando al prezzo e alla qualità del servizio nel suo complesso.
Per osservare l’evoluzione più recente della rete ci vogliono dati e come sempre ce li fornisce AGCOM, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con il suo osservatorio trimestrale sulle comunicazioni che comprende una sezione dedicata proprio al nostro settore.
L’evoluzione della rete fissa italiana 2018-2022
Il report di AGCOM racconta internet considerando gli ultimi quattro anni, abbastanza per capire, per esempio, il rapporto tra rame e FIBRA e la loro distribuzione complessiva, che AGCOM indica come “accessi diretti complessivi”.
La distribuzione riportata nel grafico è espressa sia in percentuale, sia in milioni di linee (totale degli accessi alla rete internet). Vediamolo proprio nel quadriennio dicembre 2018-dicembe2022:
- il rame come unico strumento di accesso alla rete internet è sceso da una maggioranza abbondante, il 58%, al 22%
- le linee FTTC miste fibra-rame, le più diffuse, tipicamente con velocità fino a 100 e 200 Mega, sono cresciute dal 31,7% al 51,7%, registrando un +20% in quattro anni
- le linee FTTH 100% fibra sono cresciute dal 4,3% al 17,5%.
AGCOM comprende anche le linee FWA (radio) passate dal 6% all’8,9%.
Un dato interessante emerge dal focus sull’ultimo anno (2021-2022): le linee FTTH sono cresciute molto più delle altre due tecnologie, con un +4,2% che stacca FTTC (+0.7%) e FWA (+0,4%), segno della sempre maggiore disponibilità di linee più veloci.
In totale, gli accessi a Internet in quattro anni sono più o meno stabili, con leggere oscillazioni tra i 20,43 milioni di dicembre 2018 a 19,87 milioni a dicembre 2022.
Restringendo il campo alle sole linee broadband e ultrabroadband, vediamo la stessa evoluzione quadriennale espressa in milioni di linee:
- gli accessi DSL sono scesi da 8,55 milioni a 3,08 milioni
- gli accessi complessivi delle linee altre (quindi FWA, FTTC, FTTH), sono cresciuti da 8,60 milioni a 15,51 milioni.
Sempre più persone riescono ad accedere a internet con connessioni molto veloci: nell’ultimo anno, le altre tecnologie hanno segnato +923 mila accessi contro un -1013 mila accessi DSL.
Il traffico giornaliero medio
Parlare di accessi alla rete dà una dimensione della realtà di internet in Italia, ma c’è un altro dato eloquente sull’uso di internet e sulla necessità di usarlo: è il traffico medio giornaliero in download e upload.
La dimensione quadriennale 2018-2022 dell’ultimo report AGCOM comprende ancora l’anno di svolta corrispondente all’arrivo della pandemia, quando il lockdown ha dato un impulso enorme all’uso della rete, ben evidenziato in questo grafico espresso in petabyte (1 petabyte = 1 milione di gigabyte).
Il biennio 2019-2020 mostra un dato che non può passare inosservato, da 69,8 petabyte a 103,8 per un +48,6%: una svolta epocale.
Un cambiamento che sta durando: il traffico dati fino a fine 2022 non è sceso ma ha continuato a crescere, seppur in modo meno veloce:
- +16,6% tra 2020 e 2021
- +7,8% tra 2021 e 2022
Nel quadriennio: +86,8%.
Più internet, più connessioni di qualità: la velocità è solo uno dei fattori che contano
Non si può fare a meno di internet, in casa o sul lavoro. E non si può fare a meno di provare ad accedere a servizi di qualità, fattore che per gli utilizzatori di questi servizi – le persone, per la loro vita privata o per lavorare – significa necessità di aumentare la consapevolezza di base relativa soprattutto a due elementi: cosa sono le tecnologie con le quali si può accedere a internet e chi sono e come operano gli operatori attivi in Italia, tra i quali ci siamo anche noi di Ehiweb.
Da parte nostra, ci impegniamo a diffondere questo tipo di cultura digitale e poi a far conoscere il nostro modo di operare, quello che ci definisce da vent’anni: trasparenza; attenzione al cliente con un’assistenza competente ed efficiente; offerta di linee fibra non come semplice rivenditore ma come operatore che possiede, cura e fa crescere la sua infrastruttura proprietaria, quella che ci permette di gestire la banda in autonomia, banda che aumentiamo quando aumentano i nostri clienti.
Se anche tu sei alla ricerca di un operatore davvero alternativo, vieni a conoscerci (prima puoi anche leggere cosa dicono di noi su Trustpilot): parti da una verifica di copertura sul nostro sito oppure scrivici e parla con noi per avere informazioni e risposte chiare su tutto quello che è una connessione a internet; ti aspettiamo!