Una volta c’era il webmaster, la persona che gestiva i siti web a tutto tondo: in poche parole, una persona con competenze varie come programmazione, design, amministrazione e capacità di monitorare le performance di un sito.
La parola webmaster non è sparita dalla circolazione ma, con il passare degli anni e l’evoluzione del web, anche le professioni digitali sono cambiate nella direzione di una maggiore specializzazione: molti professionisti oggi hanno titoli professionali che identificano con precisione il loro ruolo, sia che operino all’interno di aziende o agenzie, sia che si propongano sul mercato come liberi professionisti.
Specializzarsi è una scelta saggia, sempre però con gli occhi aperti su tutto il mondo professionale circostante: nella maggior parte dei casi, ogni professionista digitale lavora in un team e deve sviluppare sia la capacità di collaborare, sia competenze professionali trasversali che gli permettano di capire il lavoro dei suoi colleghi, per dare contributi più efficaci al progetto e ai clienti finali. E quindi ecco una serie di professioni, alcune più recenti, altre già definibili come “tradizionali”, per chi si avvicina al mondo delle professioni digitali, utile anche a chi sta cercando di capire a quale professionista o team di professionisti affidare un progetto.
Architetto delle informazioni
Siti web, applicazioni, programmi sono alcuni degli ambienti online che vanno progettati strutturando le informazioni, e le relazioni tra esse, per rispondere in modo efficace e puntuale alle necessità delle persone che si muoveranno e useranno gli ambienti di cui parliamo, qualsiasi sia l’obiettivo da raggiungere (anche un gioco è un’esperienza importante, da progettare nei dettagli).
Definire e riassumere l’architettura delle informazioni non è semplice ma, in breve, significa seguire tutto un progetto fin dalle analisi preliminari, occupandosi di aspetti di design e usabilità delle interfacce, analizzando il contesto, i contenuti e le persone con le loro abitudini, comportamenti, necessità e intenzioni: è un ruolo che richiede studio e approfondimento, capacità di condensare la conoscenza di più discipline e di collaborare con le altre figure coinvolte nella realizzazione di ogni progetto.
UX designer
La user experience è, nella nostra lingua, l’esperienza dell’utente quando interagisce con un prodotto, qualsiasi esso sia, quindi anche digitale come per esempio un sito web: l’esperienza è positiva quando l’interazione funziona e quindi è semplice (anche intuitiva), accessibile, piacevole e utile.
Lo UX designer deve quindi conoscere a fondo sia il prodotto, sia le persone che lo useranno, e una delle sue prime abilità è la capacità di condurre le ricerche sulle persone e gli scenari, le situazioni di vita nelle quali le persone useranno il prodotto per iniziare a progettarlo e produrre i wireframe – nel caso di un sito web, lo scheletro o design iniziale del sito dal quale poi prenderà il via lo sviluppo – seguendo anche tutta la fase di test che fornirà informazioni essenziali sulla bontà dell’esperienza di interazione.
UX Writer
Capacità di scrivere e conoscenza del mondo della UX sono le due caratteristiche fondamentali per mettere la scrittura al servizio delle persone per facilitarle nell’uso di un sito, un’applicazione, un gioco, un qualsiasi prodotto digitale, curando tutti i microtesti che non devono indurre a errori o semplicemente essere poco comprensibili.
Al centro del lavoro di uno UX writer, che collabora con designer e progettisti, ci sono come sempre le persone: conoscerle e capirne le esigenze e le caratteristiche è la chiave per parlare con loro in modo non solo corretto ma anche accessibile e inclusivo.
Digital strategist
È il professionista o consulente che collabora o lavora all’interno di agenzie o aziende (anche in ambito pubblico) per integrare o migliorare la strategia digitale all’interno delle attività di marketing complessive, a seconda degli obiettivi individuati.
Il digital strategist non è quindi un tecnico in senso stretto – per esempio, non è la persona che scrive i testi del blog o della newsletter aziendale o che cura la SEO – ma il progettista che studia e analizza l’azienda, il suo pubblico, il mercato di riferimento, aiuta a definire gli obiettivi delle azioni di marketing digitale e indica quali azioni intraprendere e come armonizzarle perché la “macchina” complessiva del marketing digitale funzioni e porti risultati, che poi verranno analizzati, rivisti e migliorati in un ciclo continuo.
Come per tutte le altre figure professionali, anche per il digital strategist sono fondamentali formazione, aggiornamento e multidisciplinarietà perché la sua azione si riveli efficace.
Community manager
Creare una comunità online è un lavoro impegnativo e difficile: non basta radunare un po’ di persone attorno a un interesse comune perché una community funzioni e sia coinvolgente. Semplificando, il community manager sorveglia tutta la vita della comunità e lavora per far sì che le persone interagiscano tra di loro, misurando il coinvolgimento: ci mette la faccia come persona che rappresenta il brand, l’azienda e i suoi valori e ha un rapporto diretto con le persone.
Essere community manager significa conoscere a fondo le caratteristiche del luogo in cui una comunità si crea, possedere le giuste doti e capacità di comunicazione per poter entrare in relazione con le persone, saper usare gli strumenti più utili per misurare l’attività e le risposte della community, lavorando sia per la coesione che per la crescita.
Social media manager
È l’esecutore della strategia ideata per i social media che un’azienda decide di utilizzare: può ricoprire un ruolo più operativo, specie se inserito all’interno di un contesto aziendale, o occuparsi anche della strategia oltre che dell’esecuzione, come succede spesso nel caso dei liberi professionisti, a seconda del tipo di cliente.
Il social media manager conosce in profondità gli aspetti tecnici e le dinamiche di ogni social network, segue il calendario editoriale creando i contenuti previsti, segue l’andamento dei post sia a livello di risultati, sia operativamente rispondendo a commenti, messaggi privati e altre forme di interazione con il pubblico, monitora i social per sapere dove si parla dell’azienda al di fuori dei suoi canali ufficiali e può occuparsi anche delle campagne di advertising a pagamento, anche se nei contesti più strutturati spesso esistono figure (gli adv specialist) dedicate proprio alla gestione delle campagne e dei budget assegnati.
Occuparsi di social media management è senza dubbio affascinante, ma saper usare molto bene i social come utenti è solo un tassello piccolo di una professione che va costruita con molto studio, tanto aggiornamento costante (i social evolvono a velocità elevatissima) e molta pratica sul campo.
Esperto SEO
C’era una volta la SEO (ma chissà se c’è mai stata davvero) come idea di farsi trovare sui motori di ricerca affollando i contenuti di parole chiave. La SEO oggi è una disciplina complessa e molto tecnica che permette di aiutare chiunque voglia migliorare il suo posizionamento sui motori di ricerca creando e ottimizzando i contenuti proposti online (i testi di un sito, i post di un blog, per citare solo due esempi tra quelli possibili), sempre partendo da un assunto fondamentale: che quei contenuti siano davvero utili a qualcuno.
L’obiettivo finale, naturalmente, è sempre migliorare e far crescere le vendite di prodotti e servizi studiando, monitorando e migliorando la presenza online: questo significa non solo saper creare una strategia SEO declinata sulle esigenze del cliente ma anche analizzare e seguire la concorrenza, saper usare tutti gli strumenti dedicati e utili alla professione e quelli di monitoraggio come il classico Google Analytics, trovare le opportunità per far crescere il traffico e magari occuparsi anche di campagne a pagamento, per esempio con AdWords, lo strumento di Google.
Qualche tempo fa abbiamo intervistato la nostra specialista SEO Tatiana Schirinzi e in quel post puoi trovare alcuni consigli utili se pensi che la SEO possa diventare il tuo lavoro: studiare molto (online c’è abbondanza di materiale), fare pratica con SEO esperti e curare un progetto di nicchia per metterti alla prova – hai un parente che ha un negozio o un’attività commerciale? Inizia da lì, anche se gratuitamente – e naturalmente leggere i testi fondamentali che Tatiana cita nella sua intervista.
Web content writer
È la persona incaricata di scrivere contenuti diversi come post di blog, pagine di siti web, newsletter, testi per i social media, pagine di vendita, schede prodotto, landing page, contenuti per le intranet aziendali.
Anche il web content writer deve possedere competenze che vanno oltre l’ottima conoscenza della nostra lingua: oltre a saper strutturare i testi declinandoli per le diverse destinazioni, conosce e capisce l’importanza di stile e tono di voce (e per questo deve conoscere molto bene sia i suoi clienti, sia le persone che leggeranno i suoi testi), conosce la SEO, può curare i microtesti, avere rudimenti di UX per collaborare in modo efficace con designer e progettisti, conosce e sa usare i sistemi di gestione dei contenuti.
Web designer
Forse una delle professioni più affascinanti, collocabile sia in ambito aziendale sia come professione autonoma, che unisce sensibilità individuale alle skill professionali, la conoscenza dei principi del design nel loro complesso e degli strumenti di design per creare il layout del sito che poi le persone vedranno e useranno.
Il web designer può anche avere altre competenze tecniche richieste per sviluppare un sito web, dai linguaggi principali all’amministrazione dei server e delle piattaforme di gestione di contenuti adatte a sviluppare siti web come per esempio WordPress, spostandosi verso il ruolo del web developer.
Web developer
La persona che programma e crea i siti web usando tutto il codice richiesto (HTML, CSS JavaScript, PHP, Ruby, Python ecc.). Una distinzione ben nota separa i front end developer dai back end developer: i primi curano tutta la parte che le persone vedono e con la quale interagiscono, i secondi lavorano sul “dietro le quinte”, l’infrastruttura che permette al sito di funzionare con la dovuta gestione di server, database e qualsiasi altra applicazione sia necessaria.
Ci sono poi i full stack developer, presenti su entrambi i fronti e quindi capaci di intervenire sia sulla parte di front end che di back end di un progetto, spesso integrando le competenze di programmazione con quelle di design e user experience.
Come per molte altre figure professionali, anche i developer possono lavorare sia all’interno di aziende, oppure come freelance che partecipano ai singoli progetti da sviluppare su richiesta di agenzie e aziende.