Più puntuali del Natale, anche quest’anno torniamo a parlare di libri da regalare. Lo facciamo con il nostro responsabile della comunicazione Luigi De Luca che, da buon direttore di Aphorism.it, non si tira mai indietro quando c’è da consigliare un libro.
Le radici di un invito alla lettura possono essere insolite e per questa selezione abbiamo giocato un po’ con le parole, i titoli e i nomi degli autori. E visto che a Natale siamo tutti notoriamente più buoni, che ne dite di mettere un pizzico di suspense alle letture che faremo durante i prossimi giorni di festa?
Io sono Helen Driscoll di Richard Matheson
Matheson è un autore a cui la letteratura horror, fantasy e thriller deve molto. Un vulcano di idee che è stato ispiratore per tanti scrittori di questi generi letterari, a cominciare da Stephen King. In Italia il nome non è notissimo e per far capire di chi parliamo, dobbiamo citare la serie TV Ai confini della realtà di cui è stato sceneggiatore insieme a – uno a caso – Ray Bradbury. Può bastare per leggere questo libro?
Tutto inizia con un gioco tra amici, una seduta ipnotica che non fila proprio liscia. Poi succede il resto, che condurrà il protagonista Tom Wallace in una spirale di terrore e follia. Lo scetticismo iniziale di Tom diventa cruda verosimiglianza quando le soglie della percezione lo spingono oltre i confini terreni, fino al collasso psichico. Tom non riesce a definire e schematizzare nella sua vita quotidiana quella che sembra una nuova capacità acquisita dopo l’ipnosi. Una capacità che rifiuta e che ha poco a che fare con il mondo dei vivi…
Incubo a seimila metri di Richard Mateson
Dello stesso autore ci infiliamo anche questa raccolta di racconti, perché le storie brevi sono sempre utili quando siamo costretti a letture frammentate. E durante le feste, tra cenoni e tomboloni, sarà difficile mantenere il filo di una storia complessa. Se avete amato Ai confini della realtà, amerete questo libro.
Ti sto guardando di Teresa Driscoll
No, dai! L’autrice di questo libro non c’entra niente con il titolo precedente 😉 Questa lettura l’abbiamo consigliata d’estate e torniamo a farlo d’inverno, perché davanti al camino rende ancora meglio.
Ella nota due uomini che in treno flirtano con delle adolescenti, capisce che sono appena usciti di galera e vorrebbe intervenire per mettere in guardia le ragazze. Poi succede qualcosa che la indispone e rinuncia, salvo poi scoprire l’indomani che una delle ragazze è scomparsa.
Rosa dal rimorso, dopo un anno Ella inizia a ricevere inquietanti lettere da qualcuno che la tiene sotto osservazione. Perché?
Il ritmo della storia è serrato, non mancano i colpi di scena e i protagonisti sotto stress ci mostreranno le proprie debolezze. Le vicende personali degli amici della ragazza scomparsa si intrecciano con quelle delle rispettive famiglie, rivelando dinamiche sordide e inaspettate. Allora ci schiereremo, distingueremo i simpatici e gli odiosi, condanneremo, perdoneremo e, solo alla fine, sapremo tutto.
Testimone silenziosa di Holly Seddon
Ancora una ragazza scomparsa! Ma stavolta il caso è diverso, perché Amy Stevenson è stata ritrovata pochi giorni dopo, ridotta in pessime condizioni. Così pessime da ritrovarsi ancora su un letto di ospedale quando ci racconta questa storia in prima persona, principale voce narrante. Sono passati quindici anni dall’aggressione e ne ha viste passare tante di persone al suo capezzale.
Lei è lì, ferma come una bambola di porcellana, a ricevere la pietà e le parole di chi spera in una sua reazione. Anche perché il colpevole non è mai stato trovato, è ancora libero e l’unica testimone dell’aggresione è proprio Amy. Per ricostruire i fatti e cercare la verità c’è bisogno di Alex, una giornalista dalla vita difficile che non si arrende davanti alle difficoltà. Forse anche lei è in cerca di riscatto.
E se a un certo punto diventasse possibile comunicare con Amy? Si riuscirebbe a risolvere il mistero e assicurare alla giustizia il colpevole?
Il bambino silenzioso di Sarah A. Denzil
Va bene, ora può sembra incredibile. Eppure è proprio così: un altro ragazzino scomparso. Stavolta però non c’è un orco da incolpare ma la forza della natura: il piccolo Aiden è stato trascinato via da un fiume in piena, durante un’alluvione. Almeno, complice il corpo mai ritrovato, così hanno pensato tutti per 10 lunghi anni. Finché un bel giorno il piccolo Aiden torna a casa.
Tutto è profondamente cambiato e ricominciare non sarà affatto facile per l’intera famiglia, che nel frattempo si è dissolta. Sua madre Emma ce la metterà tutta per ricucire lo strappo ma il bambino di una volta non c’è più: ha lasciato spazio a un adolescente chiuso in un mutismo assoluto, totale. Aiden ha subito dei traumi, le ferite sul corpo lo confermano: è stato rapito e ora bisogna trovare il mostro.
Nessuno può fare finta di niente, neanche lo stesso Aiden. Bisogna solo trovare la chiave giusta per abbattere il muro di silenzio e ascoltare, finalmente, la sua storia.
La gemella silenziosa S. K. Tremayne
Qui le bambine sono due e sono gemelle. Una però – indovina? – scompare, stavolta in via definitiva: muore in un incidente domestico. Tutta la famiglia cade nello sconforto e prova a riprendersi cambiando città e stile di vita, ovviamente non sarà affatto facile per la figlia superstite.
Tutti sanno quanto siano legati i gemelli e lei ha perso la sua metà: è normale che inizi ad avere strani comportamenti? Sarà una reazione al trauma? O forse al momento della tragedia i suoi genitori hanno commesso un tragico errore mentre erano in preda al panico? Gli interrogativi sono tanti, il ritmo va in un crescendo lento fino al finale scoppiettante, quando tutto si rivela, tutto diventa chiaro e qualcosa di malefico incombe…
Bassa risoluzione di Massimo Mantellini
Per questo consiglio vale il discorso fatto per Matheson: se avete poco tempo per leggere, Bassa risoluzione va via in mezza giornata. Stavolta non c’è nessuna scomparsa e nessun silenzio: l’ultimo libro è un saggio breve e chi segue il Manteblog ha già capito di chi e di cosa parliamo.
Siamo nel nostro ambiente: internet. E vogliamo capirlo di più, vogliamo capirlo meglio perché è molto cambiato e ha molto cambiato le nostre vite. Ma fino a che punto si può spingere? Quanto l’internet delle cose è diverso dall’internet di 10 anni fa?
I suoi cambiamenti sono i nostri cambiamenti, e viceversa, ed è il momento di domandarsi se siamo migliorati o no, è il momento giusto per farsi questo genere di domande: siamo capaci di gestire qualcosa di complesso come se fosse semplice? Abbiamo gli strumenti giusti per farlo? Questo libro ci aiuta a capire cosa possiamo fare per migliorare la nostra presenza su internet, ci aiuta a capirlo e usarlo meglio. Quindi non è solo da leggere ma è da diffondere e siccome è quasi Natale regalatelo regalatelo regalatelo. Una decrescita felice, fosse anche solo dell’uso distorto dei social, è possibile. Anzi, auspicabile.