Samuel D’Errico si definisce “instancabile troubleshooter e problem solver” e si mette alla prova ogni giorno con i suoi soci di dgBlend, azienda che si occupa di consulenza in ambito informatico e di organizzazione aziendale, progettazione, sviluppo, installazione sistemi informatici, sicurezza.
Con lui come con gli altri Business Partner intervistati in passato abbiamo parlato di lavoro e della collaborazione con VivaVox.
Samuel, cosa fate in dgBlend?
Ci occupiamo, detto in maniera molto ampia, di IT e TLC: in particolare, creiamo e gestiamo macchine virtuali che i nostri clienti utilizzano per lavorare con suite di programmi specifici per le loro attività.
Siamo un’azienda remote: tutti abitiamo in città diverse e serviamo clienti in tutta Italia.
Chi sono i vostri clienti?
Sono piccole imprese e microimprese, studi professionali ai quali offriamo i nostri servizi e assistenza: siamo in crescita e per accogliere clienti più strutturati vogliamo adottare soluzioni di cloud computing ancora più performanti.
Come hai conosciuto VivaVox?
Ho scoperto VivaVox cercando un servizo Trunk SIP con chiamate illimitate verso fissi e mobile perché un mio cliente in particolare cercava questa soluzione e non l’aveva mai trovata.
Sono entrato in contatto con voi e mi sono trovato bene, il costo era adeguato e il mio cliente è stato molto soddisfatto.
Da lì in poi, come Business Partner, ho iniziato a fornire centralini virtuali e poi connettività FTTH e VoIP con più canali voce.
Quest’ultimo è un bundle che convince i clienti anche per il prezzo: più di qualcuno viene da esperienza con altri fornitori più noti e si rende conto di stare spendendo troppo e che cambiare risparmiando e ottenendo qualità è possibile.
Trovi resistenze da parte dei clienti quando proponi fornitori diversi dai nomi più conosciuti?
No, perché si fidano di me. La fiducia e la trasparenza sono presupposti fondamentali nel nostro lavoro.
Dico spesso che la pubblicità nel nostro settore ha un potere minimo, quasi nullo rispetto alla potenza del passaparola: le persone si fidano di chi conoscono e se lavori bene i risultati si mostrano. Se poi i clienti risparmiano, tutto diventa ancora più semplice.
Come funziona il rapporto con VivaVox? Differenze rispetto ad altri fornitori?
Il mio riferimento diretto è Ylenia: mitica! Competente e paziente, lo posso dire perché ci sentiamo spessissimo da anni.
Apprezzo l’attenzione al cliente: l’assistenza è sempre un valore aggiunto consistente, posso chiamare e parlare subito con qualcuno.
Poi, la velocità e la flessibilità. Altri fornitori non hanno bundle già pronti o la flessibilità che ci vuole per creare offerte ad hoc, passa troppo tempo per ricevere preventivi e poi attivare i servizi: qui posso parlare con Ylenia per qualsiasi cosa e avere una risposta o un preventivo pronto in pochissimo tempo.
Progetti per il futuro per la tua azienda?
Sicuramente crescere, ma in modo ragionato: per esempio, su connettività e VoIP mi piacerebbe sondare in modo accurato le soluzioni che usano i nostri clienti e creare proposte interessanti per loro.
Nei progetti di crescita ci sono sicuramente investimenti maggiori: ci vuole lungimiranza, è necessario studiare come investire e dove investire per garantire servizi ottimi, curare la sicurezza e fare tutto il possibile per dare continuità ai business che serviamo.
In questo ragionamento sulla crescita includo anche la diffisione della cultura informatica e delle telecomunicazioni, sempre verso i clienti, ai quali è necessario mostrare come valutare gli investimenti anche dal punto di vista della loro sicurezza, e far capire che a volte un investimento maggiore è necessario per minimizzare i rischi.
Ovviamente qui ritorna la fiducia nel fornitore, nelle persone con cui ti puoi confrontare. Vale per me verso i miei fornitori e per i miei clienti verso la nostra azienda. Le persone non sono numeri: essere trasparenti, spiegare, curare un rapporto e sapere di potersi fidare è imprescindibile per lavorare bene.
Grazie a Samuel per averci raccontato la sua esperienza e la sua partnership con VivaVox.
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