Le tendenze sono importanti ma, anche quando parliamo di social, vanno prese ed esaminate alla luce di ogni esperienza singola: è vero che Facebook spinge sempre di più sui video ma non è altrettanto vero che tutti dobbiamo farne per forza, soprattutto se non ci sono congeniali o il nostro lavoro non si presta a essere raccontato con questa modalità.
Altrettanto vero è che se un social come Instagram inizia a brillare più degli altri e se il tuo impegno online non riguarda solo la tua vita personale ma anche il tuo lavoro, in particolare se sei un freelance che vuole raccontarsi e far sapere cosa sa fare, è giusto capire se la tua presenza su questo social sia utile e proficua.
Perché Instagram
Se Facebook domina la scena social in Italia con i suoi 30 milioni di iscritti attivi al mese, Instagram guadagna terreno con ben 14 milioni di utenti attivi mensili, divisi equamente tra uomini e donne (con queste ultime leggermente in vantaggio), e una fascia d’età che vede predominare i giovani tra i 19 e i 24 anni (25 per cento degli utenti attivi), ma registra comunque percentuali interessanti anche nelle altre fasce d’età: per giovanissimi, dunque, ma non in maniera esclusiva.
Se quello che fai si presta a essere fotografato o sai trovare una chiave efficace per raccontarti e coinvolgere chi ti scopre, hai un minimo di abilità fotografica e sei disposto a metterti molto in gioco, questo è il social che potrebbe fare per te, sul quale investire tanto se non più di Facebook, magari per affidargli un racconto diverso da quello che porti avanti sul suo “fratello maggiore”.
Insomma, se su Instagram è facile iniziare, continuare con costanza e coerenza è un lavoro nel lavoro e tocca a te misurare l’impegno che puoi dedicargli, consapevole che la potenza di una fotografia può davvero catturare lo sguardo e oltre, portandoti a conoscere persone (e possibili clienti, perché no) che non ti avrebbero notato altrove.
In breve, ecco quello che devi sapere su Instagram:
- Puoi avere un profilo standard o aziendale (se hai una pagina Facebook): nel secondo caso, avrai dalla tua parte anche le statistiche che ti diranno di più su come sta andando la tua attività su Instagram
- A un primo sguardo non c’è molto, almeno rispetto a Facebook: puoi inserire la tua biografia e quello è l’unico spazio nel quale inserire un link funzionante che viene modificato di volta in volta per inserire link, per esempio all’ultimo post del blog, e inserendo l’indicazione “trovi il link in bio” nella didascalia. Quando entri su Instagram impari presto che ha regole e consuetudini tutte sue alle quali sarà difficile sottrarti
- Puoi postare foto singole o creare degli album: la frequenza di pubblicazione dipende da te e da quanti contenuti di buona qualità riesci a produrre
- La didascalia di ogni singola foto è il posto che hai a disposizione per ampliare e aggiungere senso a quel che dice l’immagine: scegliere poche parole o una lunga didascalia dipende da te e dalle tue esigenze, il nostro consiglio è di non abbandonare la tua foto senza nemmeno una parola attorno.
- Ci sono gli hashtag, fino a 30, e sono il motore di Instagram, il posto dove funzionano davvero: seguili e capisci se fanno per te e, se ti riesce e lo trovi opportuno, creane uno tutto tuo. Gli hashtag usati bene ti permetteranno di trovare persone dalle quali prendere ispirazione e nuovi follower per te. Ecco il post ufficiale che spiega come seguire gli hashtag:
Oggi vogliamo presentare la possibilità di seguire gli hashtag, che ti consentirà di scoprire foto, video e persone su…
Pubblicato da Instagram su Martedì 12 dicembre 2017
E poi ci sono le Stories, prese di peso da Snapchat e riprodotte all’interno della famiglia Facebook ma è su Instagram che funzionano davvero: sono un flusso, un racconto a parte rispetto al feed principale di Instagram e hanno dalla loro parte più immediatezza e velocità. Ne parliamo subito.
Le Instagram Stories
Nate come contenuto usa e getta perché destinate a sparire per sempre dopo 24 ore, ora le Stories sono un po’ diverse: rimangono sempre visibili per 24 ore ma le puoi salvare sul tuo telefono o ritrovarle nell’archivio accessibile dal tuo profilo Instagram e mettere in evidenza quelle a cui tieni di più.
Qual è il bello di queste fotografie o brevi video di massimo 15 secondi? A parte fare l’abitudine a fotografare tenendo il telefono in verticale, puoi usarle come contenuti anche meno “pensati” rispetto alle fotografie principali di Instagram e puoi pubblicarne quante ne vuoi ogni giorno: dai vip alle aziende, a tutti gli altri utenti, si usano per raccontare una giornata, un evento, per mostrare il dietro le quinte di un lavoro o spiegare i pregi di un oggetto o un manufatto.
A ogni Stories puoi aggiungere filtri, sticker, geolocalizzazione e hashtag che ti saranno utili per collocarti all’evento o nella location giusta. La fantasia è il limite e se con le Stories sarai capace di costruire un racconto interessante, divertente o utile, troverai certamente il tuo seguito e una spinta in più per il tuo lavoro.
Il 2018 è appena iniziato e come sempre stiamo a vedere quale sarà il social capace di confermarsi e di stupirci, certi che Instagram sarà uno di questi: buon lavoro e buon divertimento!