In occasione della Games Week che si terrà a Milano dal 25 al 27 ottobre, Ehiweb ha deciso di intervistare un vero gamer. A proposito: vi interessa un biglietto omaggio per l’evento? Cliccate qui! Saremo presenti presso lo stand di AVM per presentarvi la nostra ADSL 4 Game: venite a fare due chiacchiere!
E ora passiamo la parola a Luca De Santis, giocatore appassionato, che ci toglie qualche curiosità.
Ciao Luca: partiamo subito con una domanda da cento milioni di dollari: cosa fa un gamer che si rispetti per essere definito tale?
Semplice: si diverte! Conoscere la storia dei videogames, delle console e dello sviluppo dei titoli più conosciuti è solo uno strumento per divertirsi di più; ma l’aspetto più affascinante è che il gioco è un’esperienza che ci coinvolge tutti, è la prima cosa che facciamo da piccoli, e conservare questo aspetto anche quando si cresce è un modo sano e avvincente di affrontare la vita.
Raccontaci un po’ la tua storia: come sei diventato un gamer?
Quando ero piccolo venne a casa un venditore di enciclopedie (non esisteva neanche lontanamente la rete e di conseguenza neppure Wikipedia) e con l’acquisto di 24 tomi, ci fu regalato un Commodore 16. Da lì fu una china velocissima di passione e di gioco con i miei fratelli.
La tua console preferita e il videogioco dal quale non ti staccheresti mai?
È una domanda cattivissima! Ogni gioco ha scandito una fase della mia vita, in maniera costante. Spesso si indica il primo gioco che ci ha appassionato tanto da rinunciare alle uscite con gli amici. Potrei dire quindi Super Mario Bros 2 per il primo Nintendo NES. Mentre per la console preferita direi la Playstation Portable, per la possibilità non solo di giocare ovunque ma per la prima volta di giocare in rete.
Un po’ di attualità: è appena uscito il tanto atteso GTA 5 che ha mandato il pubblico in delirio. Qual è secondo te il segreto di così tanto successo?
Il videogioco ha finalmente compreso, nella sua storia di quarant’anni, che a differenza degli altri media di intrattenimento ha un grande ed esclusivo vantaggio: l’immedesimazione totale. La potenza del gioco sta sempre più nell’illusione di libertà d’azione e di scelta, nell’estetica del nostro avatar quanto nella scelta di cosa fare prima. GTA5 porta questa “libertà calcolata” (calcolata perché i game designer hanno studiato tutto) a livelli altissimi quasi da “vita parallela”, qualcosa che si avvicina il più possibile a un’ipotetica vita avventurosa virtuale.
“Console is dead”, secondo alcuni. Cosa ne pensi?
Ma assolutamente no! Io gioco tanto con la Xbox360 quanto con il NES. A volte rispolvero persino il mio amatissimo Atari! La guerra tra console e PC deve rimanere come spunto di discussione, cosa che ha mantenuto sempre alta l’attenzione sulle novità e le nuove tecnologie.
I tuoi compagni di gioco: online dalla Polinesia Francese o sul divano accanto a te?
Sono esperienze completamente diverse e ugualmente divertenti. I primi videogiochi venivano accusati di isolare il giocatore, mentre ora l’esperienza collettiva online è sempre più significativa e indispensabile. Per esempio le mie sessioni a GuitarHero sono divertentissime sia con i miei migliori amici in salotto, sia con mio fratello che vive a 800km da me, sia con i teenagers di Tokyo nelle mie sessioni notturne. Non c’è nessun limite al divertimento, neppure nella distanza.
Internet e gaming: spiegaci quali caratteristiche deve avere una connessione per essere definita da un gamer praticamente perfetta.
Affidabilità, bassa latenza e velocità di download sono la Santa Trinità dei gamers. In questi ultimi anni i giochi online hanno preso sempre più posto nelle ludoteche di ogni gamers, a volte salvando nel giudizio giochi che in solitaria sono mediocri ma che nel multiplayer diventano indimenticabili! La connessione internet è diventata quindi un elemento non più marginale per un’esperienza di gioco: sarebbe impensabile avere ora una console scollegata dal mondo, o con una connessione lenta e problematica.
Memorie di un gamer. Quella volta che… la connessione non doveva proprio cadere e invece è caduta?
World of Warcraft nei suoi primi anni di attività: una gilda creata tra amici sparsi per il mondo, una strategia studiata a tavolino, e nell’ultima fase della missione… io cado inesorabilmente. Tutt’altro che divertente! E per di più il modem non voleva saperne di riavviarsi!
Games Week: qual è il clima che si respira durante queste mega riunioni di gamer?
Non a caso ho parlato più volte di divertimento, ora provate a immaginare migliaia di persone che vogliono divertirsi tutte assieme, con esperienze di gioco profonde e condivisibili sugli stessi titoli e avventure. È la versione entusiasmante di un raduno di ex-amici del liceo, ma senza i rimpianti, solo la voglia di vedere quali altre avventure ci aspettano per il futuro.
Gamer al femminile vs gamer al maschile: quanto il genere incide nei comportamenti di gioco?
Quando ci caliamo in un personaggio spesso il nostro avatar non corrisponde al nostro genere sessuale, quindi ogni regola tra femminile e maschile collassa e perde di importanza. Altro discorso è invece un mercato che è storicamente orientato al maschile dando a questi mille opportunità di scelta mentre alle piccole giocatrici l’educazione videoludica è affidata a simulazioni di trucchi, cucina e vestiti! È un razzismo senza se e senza ma! Ma le cose stanno cambiando anche grazie alle numerose e competenti “game princesses”.
Adesso tocca a voi: raccontateci le vostre “memorie di un gamer” 🙂
Seguite il nostro amico gamer Luca qui:
http://lucadesantis.wordpress.com/
http://www.geekqueer.com/