La SEO, l’arte di farsi trovare su Google (e non solo), in realtà è un lavoro fatto di tanta tecnica e studio costante. Se hai un’azienda o sei un libero professionista, devi entrare in contatto con le persone che potrebbero aver bisogno di te, intercettare online le loro esigenze – quelle che poi si trasformano in chiavi di ricerca su Google e altri motori – e comparire in punti diversi nel loro viaggio verso di te che saprai soddisfarle. Uno specialista SEO è quel che ti serve e probabilmente ne hai sentito parlare al momento di dare il via alla tua presenza online.
Il lavoro dello specialista SEO è una indagine minuziosa: c’è l’analisi dell’attività del cliente, del suo mercato di riferimento, delle sue caratteristiche peculiari, e poi la messa in campo delle azioni necessarie per far trovare proprio quell’attività dalle persone giuste; il sito e il blog sono ancora due armi molto efficaci se usate bene, cioè proprio con un occhio alla SEO.
La conoscenza profonda e la capacità di usare strumenti raffinati come quelli che Google mette a disposizione (per esempio anche gli AdWords, gli annunci a pagamento), e poi la capacità di ragionare sui dati per valutare i risultati sono requisiti indispensabili per un lavoro impegnativo ma anche molto gratificante, come ci ha raccontato Tatiana Schirinzi, SEO specialist che qui ci racconta come è arrivata a questo lavoro e dà consigli utili a chiunque stia pensando di avvicinarsi a questa professione.
Tatiana collabora anche con noi e si occupa della gestione di alcune attività legate alla SEO e alla promozione dei nostri servizi.
Tatiana, come sei diventata una specialista SEO?
Sono diventata una specialista SEO per caso, necessità ed entusiasmo 🙂
Tutto è iniziato nel 2005, quando ho conosciuto Andrea Chiga, un consulente SEO molto bravo, di vecchia scuola, che ora è nel team di Giorgio Taverniti, creatore del Forum GT (e non solo), la community di riferimento per chiunque si occupi di SEO in Italia. Per curiosità naturale io faccio sempre tonnellate di domande e mi interesso del lavoro che fanno le persone che mi circondano, quindi ho appreso parte del lavoro negli anni solo ascoltando, senza accorgermene.
Nel 2011 stavo facendo un dottorato in storia, senza borsa, ma ho iniziato a desiderare fortemente una professione qualificata e remunerativa, quindi ho abbandonato il dottorato. Ho iniziato a scrivere contenuti per il web di supporto alla SEO, prendendo i primi clienti da un’agenzia di Firenze e su Elance, una piattaforma per freelance, e ho creato un mio sito in cui offrivo appunto contenuti per il web. Nel 2012 sono andata a lavorare a Berlino, in un’azienda che vende tour online, con una posizione di Italian Online Marketer molto junior e lì sono progredita velocemente, perché ero obbligata a lavorare nell’ambito per 40 ore a settimana.
Intanto il mio sito ha iniziato a funzionare – potere della SEO – e mi sono arrivati altri clienti: così mi sono licenziata, sono tornata in Italia e ho aperto la partita IVA. Da lì sono passata alla SEO in senso sempre più stretto e specializzato, e alla consulenza AdWords. Parallelamente all’apertura della partita IVA ho avviato un mio piccolissimo tour operator di nicchia a Firenze, tutto basato sulla SEO e ancora attivo: il progetto è stato utilissimo per allenarmi e testare una strategia in libertà, mettendomi nei panni dei clienti che seguivo.
Tirando le somme ho imparato: leggendo tantissimo (io apprendo per lo più leggendo, ma ovviamente ognuno ha il suo metodo), partecipando ad alcune giornate di formazione ad hoc, facendo prove sui miei progetti personali, lavorando sui clienti, centinaia e centinaia, e rivolgendomi ad Andrea e altri SEO senior – tra cui ad esempio Emanuele Tamponi – per confrontarmi.
Che cosa consigli di fare a chi vorrebbe formarsi nella SEO?
Consiglio innanzitutto di lavorare gratuitamente su un progetto di nicchia proprio o appartenente ad una persona vicina: tutto sommato è la palestra più importante. Alcuni esempi: il fruttivendolo locale, l’attività di ricamo per neonati gemelli dello zio, lo studio di commercialista della migliore amica, un proprio e-commerce di calzini rossi orientato solo al mercato portoghese, e così via.
È importantissimo trovare uno o più SEO senior con cui confrontarsi, ad esempio acquistando delle ore di tutoring, lavorando per loro e svolgendo inizialmente i compiti più operativi e noiosi. Tutti i SEO sono oberati di lavoro, quindi ci sono buone chance di trovare qualcuno da affiancare.
Consiglio di leggere tanto, per esempio:
- il blog di Moz, azienda specializzata in SEO
- i libri di Yoast, specialisti dell’ottimizzazione SEO di siti web, creatori di uno dei plugin SEO più usati su WordPress
- The Art of SEO, il libro più completo al momento sul mercato
I libri e i materiali degli eventi vanno studiati sia a grandi linee, per avere una panoramica, sia in modo puntuale ogni volta che abbiamo una necessità specifica, per mettere subito in pratica le informazioni apprese.
Poi ci sono i video, gli eventi di settore, ad esempio quelli di Giorgio Tave o Enrico Altavilla: le risorse non mancano, anzi!
Siti utili per conoscere e capire la SEO
- La Scribacchina, il sito di Tatiana Schirinzi
- Forum GT di Giorgio Taverniti
- Il sito di Emanuele Tamponi, Search Marketing Strategist
- Il sito di Enrico Altavilla, consulente di Search Marketing