Cosa si può fare con Instagram? Tutto, nei limiti della legalità: non è solo il regno dei selfie e se si ha voglia di esprimersi attraverso immagini e video brevi è uno dei luoghi migliori per farlo. I numeri parlano chiaro: Instagram piace a tutto il mondo, italiani compresi con più di sette milioni di account solo nel nostro paese, come ha mostrato l’analisi di Vincenzo Cosenza dello scorso luglio che mostra la crecita e il tempo passato su questo social.
A cosa serve Instagram? Dall’uso privato a quello per il business, con creatività
Instagram, come altri social, è un luogo in cui raccontarsi e raccontare quello che si fa, la propria storia, passione o business, per offrire un punto di vista alternativo a vetrine più ufficiali.
Le fotografie hanno il grande potere di attirare l’attenzione, mostrano, raccontano, svelano e coinvolgono e anche se saper fotografare è bello e utile, per stare su Instagram non è necessario essere semiprofessionisti: più importante, se possibile, è trovare uno stile e un’immagine coerente che riesca a coinvolgere le persone a cui si vuole parlare.
Su Instagram si consumano ogni giorno storie e momenti di tutti i generi: vanno fortissimo le star che hanno un palcoscenico in più per mostrarsi e raccontarsi – la modella Cindy Crawford, per esempio, ha più di un milione di follower – ma è anche il posto in cui una ragazza giovane di nome Essena O’Neill, che guadagnava moltissimo facendosi sponsorizzare da marchi di abbigliamento e altro, decide all’improvviso di modificare radicalmente il suo account e dire a chi la segue “attenzione, questa non è vita vera”, scatenando molte riflessioni sull’uso di questo social (e non solo).
Instagram è anche un luogo di sperimentazione: è appena nato Shield 5, un thriller in 28 episodi di 15 secondi ciascuno (il massimo della durata dei video caricabili su Instagram), più immagini che aiutano la storia, e più in generale basta dedicare un po’ di tempo alla ricerca dei temi a cui si è interessati per scoprire account che ne fanno un uso strepitoso, siano essi di grandi aziende, piccolissimi business, creativi e semplici utilizzatori privati.
Insomma, Instagram permette di esprimersi anche nel proprio piccolo, trovando un modo per raccontarsi, scegliendo una storia e uno stile, cercando e mostrando coerenza e trasparenza, anche quando si tratta di mostrare il proprio lavoro: è un palcoscenico importante e una volta stabilito per quale obiettivo usarlo va curato con attenzione. Dal travel blogger all’appassionato di cibo, dall’agenzia di viaggi al ristorante, dall’hotel a cinque stelle al bed and breakfast, c’è posto per tutti e si può comunicare in modo fresco, originale e informale, suscitando l’attenzione e incuriosendo i visitatori.
Volendo si può anche fare pubblicità a pagamento e la recentissima introduzione del multiaccount (al momento solo per iOS), per passare da un account all’altro senza uscire e rientrare nell’applicazione, dimostra quanto l’uso professionale di Instagram si stia diffondendo sempre di più.
Usare Instagram: strumenti e idee per lavorare meglio
Instagram non sta tutto nella sua app o tutto sullo smartphone: esistono altri strumenti e app che da computer o smartphone possono aiutare a gestire meglio un account Instagram per arrivare con più efficacia ai propri obiettivi. Ne vediamo alcuni.
Foto, grafica, filtri, ritocchi e immaginazione per le foto da postare su Instagram
Sicuro, su Instagram ci sono già alcune cose molto utili:
- I filtri messi a disposizione dalla app
- La possibilità di postare immagini di diverso formato e non solo più quelle quadrate che hanno fatto la storia di Instagram
- I layout per postare più immagini insieme in stile collage
I filtri non piacciono a tutti e infatti esiste l’hashtag #nofilter, usato da chi mostra i risultati naturali delle proprie fotografie. Chi non vuole rinunciare ai filtri ha a disposizione altre soluzioni per pubblicare su Instagram foto già filtrate e più in generale per scattare ed editare le immagini prima di pubblicarle: due ottimi esempi molto conosciuti sono VSCO e Snapseed, mentre per riprodurre l’esperienza della fotografia professionale sul telefono c’è Camera FV-5 (a pagamento).
Canva per creare immagini per Instagram
L’ormai famosissimo e facile Canva fornisce il necessario per produrre immagini di vario genere nel formato quadrato classico per Instagram, il tutto usando il pc senza ricorrere a strumenti più complessi come Photoshop: tutto quello che si deve fare è sperimentare con elementi di grafica o con i collage e scaricare l’immagine pronta per essere pubblicata su Instagram.
Canva ha anche una Design School ricca di tutorial, un percorso di formazione essenziale e gratuito per imparare qualcosa di più sul design e pubblicare immagini più curate e comunicative, in grado di attirare l’attenzione.
Gli hashtag su Instagram
Sono utili, non c’è dubbio. Con gli hashtag si entra nel flusso: sono il primo strumento che si impara a usare sia per essere trovati, sia per cercare altre foto coerenti con quelle che pubblicahiamo su Instagram.
Per cercare gli hashtag si possono usare sia Tagsforlikes che raccoglie gli hashtag più utilizzati e li divide per categoria, sia Instagram stesso da telefono o via web, o anche strumenti più evoluti come Iconosquare che tiene sotto controllo le azioni dei follower. Nella versione a pagamento Iconosquare fornisce anche alcune statistiche.
Più in generale, anche se è abitudine comune usare molti hashtag, è utile ridurne l’uso e comunque sceglierli con attenzione: è utile anche sceglierne e inventarne uno o più di uno per accompagnare le immagini che fanno riferimento a un tema o racconto particolare.
La condivisione delle immagini altrui su Instagram
È lecita ma va fatta con rigore: impossessarsi delle foto trovate su altri account e riutilizzarle senza indicarne l’autore è scorretto. Per non fare arrabbiare nessuno si possono usare app nate per lo scopo, come Repost for Instagram: segno di ulteriore gentilezza è anche chiedere al proprietario della foto il via libera al riutilizzo.
Tutto qua? C’è tanto da scoprire su Instagram e speriamo di aver dato un assaggio della sua potenza e di aver destato la vostra curiosità. Provare è la chiave, studiando un po’ (anche quello che fanno gli altri), senza paura di mostrarsi e mostrare qualche segreto, un angolo inedito o il dietro le quinte della vostra passione o del vostro lavoro.