Snapchat: il successo di una app per curiosi, cioè tutti noi

Il motore del successo di Snapchat non sta certo nella sua facilità d’uso, anche perché non è molto intuitivo. E poi non fa niente di speciale: foto e video arricchiti di effetti, volendo. Ma allora cosa lo rende così popolare? Il cuore di Snapchat è la curiosità di ogni essere umano di sbirciare nelle vite degli altri, e questa app su cui abbondano selfie e microvideo fa proprio questo.

Nel mondo, più di 100 milioni di persone sono attive giornalmente su Snapchat e la maggioranza ha meno di 25 anni: quindi ha senso interessarsi a Snapchat come mezzo di comunicazione e marketing per il proprio business solo se si è attivi nel mercato dei giovanissimi. Ma la domanda nasce spontanea: ha senso pensare a Snapchat come strumento di marketing?

Forse in Italia non siamo ancora al livello di coinvolgimento che Snapchat sa generare altrove, negli Stati Uniti nello specifico, ma rimane un social network che ogni giorno fa parlare di sé un po’ di più: meno di una moda passeggera, vale la pena almeno provare a capire come funziona e quale sia il fascino che esercita sui giovani e meno giovani.

Da dove viene Snapchat

È interessante conoscere un aspetto della storia di Snapchat: nato nel 2011 ha subito attirato l’attenzione per la durata brevissima, da 1 a 10 secondi, degli Snaps, cioè i messaggi (di testo, foto, video). Passata quella manciata di secondi, i messaggi vengono cancellati dai server di Snapchat. Fanno eccezione solo le Storie (Stories), che invece restano visibili per 24 ore.

È per questa durata brevissima che Snapchat si è subito conquistato la fama di social network per scambi di foto a luci rosse, proprio perché destinate a sparire subito senza lasciare traccia.

Ma Snapchat non si è fermato lì ed è andato avanti. Sempre più persone lo hanno scoperto e hanno iniziato a usarlo per “messaggiarsi” e raccontarsi: divertirsi almeno un po’ scambiandosi selfie addobbati con gli effetti speciali di Snapchat non è cosa solo per giovani.

Questo fino a quando alcune aziende si sono accorte di quanto stesse crescendo l’uso di Snapchat e di quanto potesse valere la pena provare a intercettare le persone, tante persone, proprio all’interno dell’applicazione. Così è nato anche il marketing su Snapchat.

Termini fondamentali per capire e usare Snapchat

Snapchat non è facile da usare, bisogna abituarsi al suo modo di funzionare inusuale, poco intuitivo. Prima ancora, è bene conoscere cosa c’è da fare su Snapchat.

Aggiungere amici e persone ai contatti di Snapchat

Da rubrica, attraverso lo username, rendendo pubblico il proprio nome utente o cercando chi è su Snapchat nelle vicinanze oppure con lo Snapcode: fotografando con lo smartphone il fantasmino di Snapchat ovunque questo sia si possono aggiungere contatti alla propria lista.

aggiungi-contatto

Swipe

È il movimento che si fa con il dito verso destra o sinistra, alto e basso e che definisce come ci si muove dentro Snapchat. Si fa swipe per cambiare finestra e passare dalla chat alle storie, per applicare filtri e altro ancora.

Snap

È quello che si crea su Snapchat, cioè un messaggio – foto o video – che si può spedire ai propri contatti, rendere pubblico e aggiungere alla propria storia (Story), arricchito con testo, filtri, faccine, disegni e altro ancora.

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Nella parte alta dell’immagine, i comandi che permettono di aggiungere emoji e scritte sulla foto appena scattata. Facendo swipe sulla foto invece si applicano i filtri.

Nella parte bassa dell’immagine sono visibili le funzioni essenziali di Snapchat dopo aver scattato una foto: da sinistra verso destra, l’impostazione della durata dello Snap (in questo caso 2 secondi), il download sul telefono, la possibilità di aggiungere la foto alle proprie storie (l’immagine sarà dunque visibile per 24 ore).