Clubhouse: il social audio dei messaggi che scompaiono

“Questo messaggio si autodistruggerà”. L’avviso non c’è ma la non permanenza dei contenuti (come già succede per esempio con le storie su Instagram e, prima ancora, su Snapchat) è una delle caratteristiche principali del nuovo social network Clubhouse.

Clubhouse è basato sulle conversazioni o chat audio: al momento è riservato ai possessori di iPhone ed è accessibile solo su invito, anche se il blog ufficiale parla della volontà di aprire Clubhouse a tutti nel 2021. Difficile o impossibile da utilizzare, Clubhouse lo è anche per le persone con disabilità uditiva, e quindi al momento l’inclusività non è una delle sue caratteristiche, anche se l’ultimo post del blog fa riferimento a un futuro aumento delle funzioni di accessibilità.

Se Clubhouse sia effimero come i suoi contenuti e se sia destinato o meno al successo è difficile da stabilire: abbiamo deciso di parlarne comunque perché è un esperimento interessante, che somiglia alla trasposizione vocale di un forum, sembra una derivazione di quello che tanti di noi già fanno, cioè comunicare con i messaggi vocali o in video/audioconferenza, e che naturalmente ricorda i podcast e la radio.

Come funziona Clubhouse

Per ora, Clubhouse funziona in modo piuttosto semplice. Ecco puoi fare dal momento in cui accedi:

  • cercare persone e club da seguire per aumentare la possibilità di trovare più occasioni di ascolto e intervento: ci sono già club in italiano, per esempio Clubitalia. Seguire persone e indicare i tuoi argomenti di interesse sono i modi che la app usa per darti suggerimenti e permetterti di scoprire nuove conversazioni interessanti
  • visitare una stanza (room) dove le persone si sono ritrovate per discutere di un argomento.

Una volta dentro una room:

  • puoi ascoltare senza fare altro, e abbandonarla silenziosamente in qualsiasi momento
  • puoi alzare la mano e chiedere di parlare: il proprietario della room ti “porterà sul palco” e ti darà la parola. Una volta sul palco, puoi aprire il microfono per parlare e chiuderlo quando non è il tuo turno: disciplina e rispetto dei turni sono fondamentali per non creare confusione.

Se poi ti interessa dire la tua su un argomento di tua competenza, puoi creare la tua room aperta a tutti, solo alle persone che segui o solo alle persone che scegli tu, scegliere un argomento e decidere quando andrai in diretta.

Gli inviti su Clubhouse

Frequentando Clubhouse ti vengono assegnati degli inviti che puoi regalare a chi vuoi. L’invito è legato al numero di telefono della persona che vuoi invitare, numero che deve essere presente sulla tua rubrica: se vuoi mandare un invito a qualcuno che non è nel tuo elenco, dovrai prima inserirlo e poi potrai mandare l’invito con un SMS che Clubhouse crea per te.

Se qualche tuo contatto presente in rubrica scarica Clubhouse e chiede di essere messo in lista per l’ingresso, Clubhouse te lo notificherà dall’interno dell’applicazione e potrai regalargli l’accesso.

Di cosa si parla su Clubhouse?

Di tutto e in tante lingue diverse: dal marketing alla musica, dal cinema alla politica. Quando cerchi al suo interno, oltre alla ricerca libera è la stessa app che ti propone una serie di argomenti per orientarti, una lista di sotto-temi e di club attivi per ogni argomento che stai esplorando.

Clubhouse e la privacy

Un’ombra o forse qualcosa di più legata alla privacy e al GDPR per i residenti nell’Unione Europea: come scrive il magazine Wired, il Garante italiano ha già provveduto a richiedere alla piattaforma le delucidazioni necessarie per chiarire se Clubhouse rispetti il GDPR e quindi come tratti ed eventualmente conservi e protegga i dati che i suoi utilizzatori gli mettono a disposizione, comprese le tracce audio delle conversazioni e, naturalmente, la condivisione della rubrica telefonica come unico sistema possibile per accedere all’app dopo aver ricevuto un invito.

L’immagine di copertina è di Josh Rose da Unsplash