Browser da provare se stai cercando un’alternativa per navigare online

Il browser? Spesso è una questione di abitudine: che sia Chrome, Safari o qualsiasi altro browser, probabilmente lo abbiamo scelto, installato e mai più cambiato, oppure lo abbiamo trovato già preinstallato sul nostro computer, abbiamo iniziato a usarlo, a salvare preferiti e usare estensioni utili e la consuetudine ha preso piede.

Ma perché mai dovremmo cambiare browser? I motivi possono essere diversi ma in genere l’esigenza comincia a farsi sentire in due casi in particolare:

  • quando il browser gira su un computer un po’ datato oppure con poca RAM, la memoria che serve a velocizzare l’elaborazione dei dati e che un browser può utilizzare in modo massiccio, soprattutto quando utilizzato con molte schede aperte. È una delle caratteristiche più rimproverate a Chrome, anche se esistono più soluzioni per alleggerire il consumo di RAM: una veloce ricerca online con due parole chiave – Chrome e RAM – dà subito l’idea di quanto sia sentita questa esigenza
  • quando iniziamo a preoccuparci per la nostra privacy, altra questione che chiama in causa soprattutto Chrome come parte dell’ecosistema di Google, azienda per la quale i dati sono fonte primaria per il successo del suo modello pubblicitario. Naturalmente la questione non riguarda solo la singola azienda Google e il suo Chrome ma anche altre aziende e i loro prodotti, per esempio Facebook, ma il cambio di browser è sicuramente una delle prime azioni compiute da chi cerca di preservare una quota di privacy.

Vediamo allora una breve selezione di browser da provare nella versione desktop per cercare un’alternativa ai nomi più noti tra cui Firefox, insieme a Chrome uno dei browser più usati e apprezzato anche per l’attenzione alla privacy.

Opera

Non una novità per chi frequenta Internet da molto tempo: Opera, di nazionalità norvegese, esiste dai primi Anni Novanta e pur essendo molto utilizzato è sempre rimasto un po’ sottotraccia pur rappresentando un’alternativa interessante.

Le caratteristiche più note e messe in evidenza dal sito Opera.com sono innanzitutto un’impostazione grafica diversa, con la barra delle funzioni verticale invece di quella orizzontale che siamo abituati a conoscere, una schermata iniziale del tutto personalizzabile e un sistema di segnalibri visuale, che mostra una piccola immagine per ogni sito salvato.

C’è però molto di più: Opera ha un’ottima reputazione anche in tema di velocità di navigazione, per il sistema di blocco degli annunci pubblicitari e la VPN (Virtual Private Network) integrati per ottenere più privacy in fase di navigazione.

L’AdBlock di Opera

Altre caratteristiche interessanti di Opera sono i messenger integrati all’interno del browser, così come i social come Instagram e Twitter che sono visualizzabili in una sidebar (colonna laterale) e permettono di proseguire la normale navigazione mentre li si utilizza, il sistema di ricerca tra i tab aperti (utile per chi è abituato ad averne molti aperti nello stesso momento) e uno strumento di cattura integrato per fare screenshot delle pagine visitate. Le funzioni interessanti non finiscono qui, le trovi tutte alla pagina dedicata del sito di Opera.

Opera nella versione GX dedicata ai gamer

Ultima curiosità: Opera GX, la versione per chi ama giocare online e che permette, tra le caratteristiche dedicate, di predeterminare il consumo di RAM e CPU del computer e della banda disponibile in download e upload senza dover chiudere il browser: per ogni tab o scheda aperta sono disponibili le informazioni sul consumo di RAM e CPU per decidere quali chiudere e quali tenere aperte. Se sei un giocatore e vuoi capire meglio cosa fa Opera GX, visita la pagina dedicata a questa versione del browser.

Brave

Brave è un’altra soluzione per chi cerca performance migliori e tiene alla sicurezza e alla privacy, sviluppata a partire da Chromium, il browser open source da cui deriva anche Google Chrome.

Ottimo per chi è abituato a usare Chrome e vuole ritrovarsi in un ambiente visivamente molto simile, con il plus di poter importare con facilità praticamente tutte le estensioni del browser di Google, i segnalibri e le impostazioni. La differenza la fanno i temi legati alla privacy, perché Brave nasce per piacere a chi non rinuncia al blocco delle inserzioni pubblicitarie (il blocco è già integrato nel browser senza dover installare altri ad-blocker) e vuole proteggere i suoi dati: Brave permette di configurare le impostazioni relative ai vari siti accedendo al suo sistema di protezione chiamato Shield che mostra tutto ciò che viene bloccato durante una sessione.

Dal punto di vista della velocità, Brave guadagna in performance proprio perché elimina i contenuti pubblicitari, velocizzando i tempi di caricamento delle pagine web.

Edge su Chromium

Per chi è legato al mondo Microsoft, Edge basato su Chromium è senza dubbio una soluzione interessante: il passaggio a Chromium come core del browser lo ha migliorato nelle prestazioni, reso compatibile con le estensioni di Chrome, utilizzabile anche con le versioni 7 e 8.1 di Windows e anche su Mac.

Una immagine del nuovo Edge appena installato

La pagina dedicata a Edge sul sito Microsoft mette in luce proprio le prestazioni migliorate, anche in termini di velocità, e più attenzione alla privacy dei dati, con configurazioni personalizzabili, un sistema di protezione chiamato Microsoft Defender SmartScreen che segnala i siti sospetti e un Password Monitor che avverte quando le credenziali utente utilizzate su un sito sono compromesse ed è il caso di modificarle.

Il mondo dei browser è senza dubbio più complesso e variegato di quello che possiamo immaginare tutti noi normali utilizzatori di Internet: una semplice ricerca online ti svelerà quanti sono i progetti e nomi alternativi alle scelte più ovvie; il nostro consiglio, se ti interessa esplorare la possibilità di cambiare browser, è di dedicare un po’ di tempo al confronto tra le caratteristiche dei diversi browser e poi testare la tua selezione per decidere quale sarà il modo di navigare più adatto alle tue esigenze.

La foto principale è di Panos Sakalakis da Unsplash