Dopo l’ultimo Ces (International Consumer Electronics Show di Las Vegas), una delle più importanti fiere sull’elettronica di consumo, sembra chiaro che l’interesse dei quattro maggiori colossi del mondo tecnologico sia rivolto alla conquista del settore automobilistico.
Un mercato da dieci miliardi di dollari l’anno, quello dell’informatica di bordo che Apple, Google e Microsoft non intendono lasciar libero ai rispettivi concorrenti.
Che abbia quindi inizio l’era delle smart car, dotate di computer? Ebbene sì.
Sembra proprio che il progresso sia inevitabile, dal momento che entro dieci anni, il 60% di chi guida avrà preso la patente dopo la nascita di Facebook e il 70% avrà un profilo sui social network: la generazione abituata a rapportarsi con interfacce minimal e intuitive, a twittare, a fare networking e a utilizzare navigatori social (vedi Waze), esigerà di poter usufruire degli stessi servizi e della stessa tecnologia di qualità quando si trova in auto.
La prima a mettersi in gioco è stata Microsoft, lanciando nel 1998 il suo “Auto PC” e successivamente il suo “Embedded Automotive”, un software per portare connettività con Windows (mobile e non) in automobile.
Google ha lanciato poche settimane fa la “Open Automotive Alliance”, un’alleanza con vari produttori per trasformare le automobili in apparecchi Android connessi allo smartphone: l’obiettivo è quello di far girare il sistema operativo Google nei computer di bordo, aprendo scenari davvero interessanti.
Apple ha annunciato lo scorso giugno alla conferenza mondiale degli sviluppatori il suo progetto “iOS in the Car”, per portare il sistema operativo mobile a bordo delle automobili, ma sembra che sia al lavoro su una proposta ben più radicale e innovativa, un vero colpo di teatro.
L’idea sarebbe quella di un’alleanza con Elon Musk, CEO di Tesla, per la produzione di un’automobile elettrica co-sviluppata (carrozzeria disegnata da Jony Ive, motore e meccanica di Tesla, computer di bordo di Apple?) o addirittura lo sviluppo di una macchina tutta Designed in Cupertino, made in America, con la mela morsicata sul cofano.
Il clima è particolarmente caldo e migliaia di start-up sono al lavoro per perfezionare progetti ancora immaturi e imprecisi sui quali qualcuno investirà; coloro che invece navigano in acque poco chiare sono i grandi produttori di automobili, che stanno lavorando per arricchire le loro auto senza fare delle scelte mirate.
Ford collabora sia con Apple sia con Microsoft, Audi con Google e con Apple, Hyundai addirittura con tutti.
Al momento il mercato è nelle mani di Apple che vanta 19 produttori su 25 compatibili con iOS, ma quale sarà il futuro dell’informatica nel settore automobilistico?
Voi cosa immaginate? Ma soprattutto: cosa vorreste?