Come avrete capito, noi non abbiamo problemi a “metterci la faccia” sulle cose che facciamo.
Così, quando ci hanno fatto notare che le nostre facce erano tutto sommato ignote e che magari ai nostri clienti poteva interessare vedere in faccia chi c’è dietro Ehiweb, abbiamo colto il punto. Ed ecco qui la prima faccia, il primo identikit che mettiamo sul blog – quella di Matteo Sgalaberni (il nostro direttore tecnico), con una micro intervista.
Ci racconti qualcosa in più del tuo lavoro, dal tuo punto di vista?
Di lavoro chiaramente non faccio né il medico né tantomeno il giardiniere. Ma se volessimo fare una corrispondenza lavorativa, possiamo pensare che il mio giorno-tipo spazia dalla triage del pronto soccorso alla sala operatoria per i casi più critici! 😉
I “problemi”. È una parola così brutta che a livello psicologico sarebbe meglio non usare, così tra i colleghi ho preferito trovare una parola sostitutiva, più neutra e positiva: prati. Potrebbe sembrare una roba da psicoanalisi (e forse lo è!) ma a lungo andare, a parlare sempre di problemi non fa bene… parliamo allora di “prati” 😉
Quando un “prato” arriva e nessuno sa come risolverlo, io sono presente. A quel punto devo ascoltare, capire il caso che mi stanno prospettando e verificare se è effettivamente un “prato vero” o un “prato sintetico”, ovvero qualcosa che sembra un “prato” ma non lo è in realtà, per un errore di valutazione.
Se capisco che è un “prato” devo rapidamente individuare l’impatto che questo ha sui clienti e applicare subito una soluzione, usando lo stesso approccio che ha il medico nell’identificare una malattia e guarirla. Serve grande memoria sulle esperienze passate, per correlare situazioni diverse a “prati” simili, e un metodo d’azione sperimentale. Tutto qui. Ah! Poi, chiaramente, va sempre trovata una soluzione, perché non è accettabile non trovare una soluzione. E la trovo sempre 😉
Che cosa fai su Internet? Come lo usi?
In realtà uso poco Internet, cioè, meno di 25 ore al giorno, 24 diciamo. Se Internet non va per qualche istante il mio cellulare se ne accorge e comincia a lamentarsi, e se si lamenta sappiamo che ci sono dei “prati”!
Scherzi a parte (non è vero!), una delle cose più utili e più pericolosa e dibattuta è l’internet of things. Utile perché mi permette di rispondere a chi suona alla porta e aprirgli il cancello dovunque sia, dallo smartphone, oppure posso vedere se il robot tosaerba si è ribaltato in una buca e con il GPS posso localizzarlo e andare a soccorrerlo; pericolosa perché gli aspetti di sicurezza non sono spesso presi in considerazione da chi sviluppa e progetta questi sistemi.
Un sito, un blog, una newsletter, una pagina Facebook o un account Twitter o Instagram (o quello che vuoi tu), che nessuno dovrebbe perdersi.
Volevo fare un sito una volta, poi mi sono fidanzato, poi c’è stato un momento che volevo cominciare a scrivere un blog e ho deciso di sposarmi 😉
Non ho un blog ma posso dire che ho una bravissima e bellissima moglie, Mariateresa, un bellissimo giardino, una spider, un fuoristrada e da qualche anno la passione per il volo in deltaplano che mi tengono occupato! 😉
Un motto, aforisma che ti dà ispirazione o anche solo che ti piace molto
Un mio professore diceva sempre “Melius est abundare quam deficere” ed effettivamente è una lezione di vita. Si applica un po’ a tutto, al cibo, alla pianificazione, all’attenzione, alla cura dei particolari, ai sistemi di prevenzione e sicurezza, ecc… meglio abbondare che deficere!
Chiudiamo con Ehiweb. Raccontaci un episodio che ti ha colpito, qualcosa di particolare che hai notato, magari un’esperienza mai vissuta prima di iniziare a lavorare qui.
Ero alle superiori a scuola, mi chiamò un cliente. Un cliente proprietario di un grosso sito web, andai in bagno per rispondere e mi disse che non andava più niente, il disco del server si era spaccato, tutto rotto.
Alle 13 uscii da scuola, mi passò a prendere a partimmo per Milano, dove il server era installato, per risolvere il “prato”. Come finì? Chiaramente fu un successo! 😉